sabato, settembre 09, 2006

Microchips e macroinganni


Plurimae leges in re publica corruptissima (Tacito)

Dilagano, soprattutto nell’Impero di USAtana, i sistemi di riconoscimento personale attraverso microprocessori sottocutanei, apparecchiature per la lettura dell’iride e marchingegni diabolici simili: sono strumenti atti a controllare le persone, ma diffusi con il pretesto di rendere certe operazioni più semplici e rapide, come l’acquisto di prodotti, il consumo di pasti nelle mense, le diagnosi sanitarie e la conseguente somministrazione di farmaci…

Nel Brutto paese molti istituti scolastici hanno introdotto un metodo di verifica di assenze e ritardi degli allievi, tramite l’invio di messaggi telefonici ai genitori di studenti non puntuali o che marinano la scuola. L’iniziativa è quanto di più abominevole e mostruoso mente “umana” possa concepire, nell’ambito di una società sempre più orwelliana. I genitori che sanno educare i loro figli insegnano loro a rispettare le norme sensate e talvolta anche a trasgredire. La legge è fatta per l’uomo e non l’uomo per la legge. Non è poi un così grave misfatto marinare una tantum la scuola: da certe esperienze s’impara sempre qualcosa. Sempre meglio una mattinata trascorsa sul lungomare, gettando uno sguardo alla spiaggia deserta nella stagione invernale, che seguire un’ora di lezione in cui tentano di convincerti che le scie chimiche sono normali scie di condensazione o anche ad ascoltare il docente di religioprigione cattolica il quale ti inculca l’aberrante bipensiero, raccontando la fiaba con protagonista tale uomo-dio (sic) nato contemporaneamente a Betlemme ed a Nazareth.

I genitori dovrebbero imparare ad amare veramente i figli, capendo, come dice Gibran, che i loro figli non sono i loro figli. Certe madri, invece, di far uscire bambini e ragazzi imbacuccati, per timore del nemico numero uno, il freddo, dovrebbero chiedersi perché gli adolescenti di oggi sono quasi sempre malati: ogni tanto queste donne apprensive ed iperprotettive dovrebbero guardare il cielo e, resesi conto di quanti e quali letiferi veleni sono sparsi dai velivoli impegnati nell’operazione “scie mortali”, decidersi una buona volta a protestare e ad agire contro il genocidio occulto. Altro che SMS per accertare la presenza degli studenti a scuola, altro che la patetica educazione alla “salute”, altro che i consigli ipocriti e paternalistici del ministro delle patologie!

Che almeno il corpo sia sano, visto che ormai la mente, grazie a questi scellerati al potere, è del tutto insana.

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