giovedì, novembre 22, 2007

La manipolazione dei microchip

Ormai sta diventando una mania schizofrenica quella che colpisce sempre più i giovani statunitensi. Va sempre più di moda infatti farsi iniettare un chip sottopelle che faccia da chiave elettronica per aprire le porte o per poter accedere al proprio computer.

La dimensione di questo chip in silicio è quella di un chicco di riso e il suo costo è praticamente irrisorio, solo due dollari. Comunque tutta l'operazione, ovvero il chip e la sua installazione sotto la pelle della mano, costa circa 50 dollari. Grazie alla manipolazione dei media, che in cima alla piramide negli Stati Uniti sono controllati da tre persone, il farsi impiantare sottopelle un chip è diventato un vero e proprio gadget popolare, un po' come farsi fare un piercing o un tatuaggio. Sembra poi che nella costa Ovest degli Stati Uniti, quella che viene definita tecnologicamente più avanzata, sia diventata addirittura una mania.

Grazie a questo dispositivo non si ha più bisogno di alcuna chiave per poter aprire la porta di casa e neppure di password per accedere al proprio computer. Ma siamo sicuri che questi dispositivi sono così utili e soprattutto innocui? Se vengono impiegati solo per queste cose probabilmente si. Ma nella realtà questi aggeggi tecnologici possono essere programmati anche per altri scopi.


Recentemente in Svizzera è passata come legge l'imposizione di microcippare i cani, che verranno così pian piano tutti catalogati e collegati ad un computer centrale. Anche in altri paesi del mondo sono entrate in vigore simili leggi manipolate per microcippare gli animali. La versione ufficiale dipinge questo provvedimento molto utile. Ad esempio, per rintracciare l'animale nel caso scappi via dal padrone. Dietro la versione ufficiale si nasconde però un progetto globale molto più ampio: testare e perfezionare i microchip per trovare quelli più idonei all'uomo. Fra qualche mese, tempo utile per catalogarli tutti nel computer centrale, tutti i cani in Svizzera diventeranno, grazie al microchip, come dei pacchi di biscotti che vengono “letti” mediante il loro codice a barre dalla cassa di un supermercato”.



La storia della manipolazione dei microchip ha avuto inizio alcuni decenni fa. I progettisti dei microchip non li hanno certo inventati per aprire le porte di casa; questa è solo una piccolissima parte dei loro reali obiettivi. Il vero scopo, che è l'obiettivo finale, dei microchip è quello di collegare, in un futuro abbastanza prossimo, la popolazione umana ad un computer globale.

Dietro la versione ufficiale, condita da motivazioni apparentemente positive che preparano la popolazione ad accettare i microchip come un aspetto della società tecnologica, si nasconde un progetto molto più ampio: il preludio ai microchip per gli esseri umani! Questo discorso può sembrare per molte persone ridicolo, per non dire folle.

Ma è ormai da diversi anni che in tutto il mondo vengono svolti programmi sperimentali che prevedono l'applicazione di microchip su esseri umani. Un esempio eclatante è quello della società Applied Digital Solutions che ha messo a punto, qualche anno fa, il “VeriChip”, un microchip appositamente programmato per gli esseri umani. Dopo l'applicazione di diverse migliorie, ora il “VeriChip” è in grado di ricevere segnali da un apposito satellite di posizionamento globale che permette di monitorare in tempo reale il posizionamento della persona a cui è stato impiantato.


Ma il “VeriChip”, tanto pubblicizzato dai media statunitensi e britannici, sembra non essere tanto all'avanguardia. Da indiscrezioni emerge il fatto che già dal 1997, grazie a un programma tecnologico estremamente riservato, gestito guarda caso dalla CIA, erano già disponibili microchip molto più sofisticati così piccoli da poter essere iniettati con un ago ipodermico durante, ad esempio, una campagna di vaccinazione di massa. Tenendo anche conto degli “strani” individui che governano il mondo, merita domandarsi a quanta gente sia stato già iniettato il microchip a loro insaputa. Merita anche domandarsi che soglia tecnologica hanno raggiunto oggi questi microchip segreti.



Eminenti ricercatori, liberi da condizionamenti, asseriscono che questi microchip possono inviare e ricevere dati. Essi però avvertono che l'aspetto peculiare non riguarda tanto i dati che dal microchip arrivano al computer ma quelli che vengono inviati dal computer al microchip. Il chip infatti si interfaccia con un sistema basato sull'interazione tra il computer e il satellite che programma il chip stesso.

In questa maniera chi programma quel computer potrà non solo procedere a “l'etichettatura elettronica” di una persona o di una massa di persone, ma anche di programmare come vuole quella o quelle persone. In pratica, la persona microcippata diventerà una vera e propria marionetta del sistema elettronico; potrà essere manipolata e controllata fisicamente, mentalmente ed emozionalmente. Questa non è altro che la realtà prefigurata da George Orwell nel suo famoso libro 1984.

Edoardo Capuano


Fonti: ecplanet.com
altrogiornale.org

5 commenti:

  1. Eccellente questo articolo dell'ottimo Edoardo Capuano. E' un testo chiaro dai contenuti inquietanti. La gente si precipita tra le grinfie del Grande Fratello.

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  2. Mi accordo a Zret! Complimenti, un caro saluto!

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  3. Era da pubblicare. Il silenzio è colpevole e la gente, invece, deve saepre a cosa va incontro.

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  4. volevo metterlo anche io in rilievo poi ho visto:
    Ultima modifica = (10-02-2006:15:17)

    ha più di un anno questo articolo oppure ho letto male?

    se si le cose saranno ben peggio ora!

    ma dico io ma quei caproni che se lo fanno installare per moda cosa cavolo hanno in testa???

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  5. Ma dico io ma quei caproni che se lo fanno installare per moda cosa cavolo hanno in testa???

    Segatura.

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